Mostre, ma anche nuove architetture, da vedere a Londra: la nuova sede del Design Museum a Kensington è molto spaziosa, ma fa rimpiangere la vecchia, belissima sede di Shad Thames. Accanto alle collezioni una mostra dedicata al design californiano: California Designing Freedom, una panoramica dalla controcultura degli anni sessanta a Silicon Valley.
Breathing Colour è una mostra/installazione della designer olandese Hella Jongerius, che studia i «comportamenti» del colore e le sue variazioni, esplorando forme, materiali, ombre e riflessi.
Anche l'ampliamento della TATE MODERN non mi convince, Herzog & De Meuron sanno fare cose più belle, soprattutto c'è una frattura tra i piani superiori e l'accesso alla Turbine Hall, che ha un po' di non-finito che ricorda Palais de Tokyo.
Il panorama è decisamente fantastico, non c'è dubbio.
Interessante la mostra Soul of a Nation, dedicata all'arte nell'epoca del Black Power, ma soprattutto mi ha entusiasmato il fatto che sia stata ripristinata la sala della suite del Seagram Building di Mark Rothko.
Lo so, sono ipercritico, ma non mi convince neppure la nuova entrata del Victoria & Albert Museum, che pure resta uno dei posti più piacevoli dove stare, in particolare il giardino, per non parlare dello Shop.
Belle le mostre dedicate ai Pink Floyd
ma tutta la sezione moda è molto interessante
Alla National Portrait Gallery il BP Portrait Award 2017: tra le opere storiche il ritratto di Elisabetta II di Chris Levine. Alla National come non tornare a cercare Paolo Uccello?
Il Pavillion 2017 della Serpentine Gallery non è tra i più memorabili; decisamente intrigante l mostra di Gayson Perry, così come Self Expression alla Saatchi Gallery.
