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MTNZ #10.11 PARIS

PARIS 2014
Ecco che cosa abbiamo visto in questo inizio di 2014:
Al Beaubourg  - ci piace sempre chiamarlo così - (fino al 3 marzo) la mostra

Meret Oppenheim: «Ma gouvernante», 1936
Curata da Didier Ottinger, la mostra traccia una storia dell'oggetto surrealista, a partire dell'invenzione del ready-made di Marcel Duchamp, ma spingendosi fino a oggi, passando per Mirò e Mona Hatoum, dalla Poupée di Hans Bellmer a Cindy Sherman.
Opere meravigliose, discontinuo l'allestimento, non ho ben compreso il senso della mostra stessa.



La mostra è completata dal bellissimo libro-oggetto Dictionnaire de l'objet surréaliste.


Modernités plurielles  (Multiple Modernities) 1905-1970 presenta invece un nuovo allestimento della collezione permanente, che mette a fuoco un vastissimo campionario di esperienze da ogni parte del mondo, dalle installazioni alla foto e video , all'arte applicata e architettura.



Alla Cité de l'Architecture et du patrimoine la mostra dedicata all'Esposizione delle arti decorative del 1925, con il titolo   1925 Quand l'Art Déco séduit le monde: quadri, foto, oggetti di grande fascino per una esposizione esaustiva.



                                                                                                            
                          

Di grande interesse la collezione permanente, dai monumenti medioevali all'Unité d'habitation di Le Corbusier. 

 


Tra le mostre nella gallerie private ci piace segnalare Map with a view - Géométrie de l'enfermement di Laure Tixier alla Galerie Polaris.
Una serie di motivi astratti si rivelano essere le mappe di altrettante prigioni di tuttto il mondo.

Tra i libri comprati segnaliamo il preziosissimo  manuale della giornalista Cècile Briand
 
e tra i dischi quelli di Ibrahim Maalouf