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MTNZ #14.1 / 2023 MILANO INVERNO PRIMAVERA ESTATE

 MTNZ #14.1 MILANO INVERNO PRIMAVERA ESTATE

[Molti appunti e qualche recensione]

MARIO DONDERO

La libertà e l'impegno





CERE ANATOMICHE @ PRADA



"Cere anatomiche" è una mostra ideata in collaborazione con La Specola di Firenze, e il regista e sceneggiatore canadese David Cronenberg. L'allestimento che non permette una piena visione delle opere sacrifica le meravigliose cere, mentre il video di Cronenberg è eccessivamente ammiccante.



Operazione decisamente commerciale con opere prive di qualsiasi interesse.

MUHOLI @ MUDEC



La mostra MUHOLI. A VISUAL ACTIVIST presenta oltre 60 autoritratti in bianco e nero dell'attivista Lgbt+ che riaffermano la necessità di esistere, la dignità e il rispetto cui ogni essere umano ha diritto, a dispetto della scelta del partner o del colore della pelle, e del genere con cui si identifica. La sua arte indaga infatti instancabilmente temi come razzismo, eurocentrismo, femminismo e politiche sessuali.

"Primavera 2023, il MUDEC di Milano presenta la mostra Muholi. A Visual Activist che in ogni sua immagine trasfigura il proprio corpo in dialogo con oggetti di uso comune per raccontare storie in maniera simbolica. Non si tratta certo di selfie e forse nemmeno di autoritratti, per questo mi piace mostrare come è lei nella vita reale. […] Nel suo libro L’autoritratto, che non a caso reca in copertina una immagine di Muholi, Natalie Rudd ricorda che «L’autoritratto nell’arte contemporanea è genere fluido. Alcuni, ad esempio, sembrano tutt’altro: My Bed, un’opera del ‘98 del Premio Turner Tracey Emin, rappresenta, attraverso una serie di indizi, un periodo parecchio difficile della vita dell’artista. Vediamo bottiglie vuote di alcolici, pacchetti di sigarette, preservativi, test di gravidanza, pillole contraccettive, fazzoletti usati: è la quintessenza del disfacimento»". [Giovanni Bai, Ritratto e autoritratto all’epoca del selfie. (Quasi un editoriale)]


BILL VIOLA

È sempre una grande emozione vedere e rivedere le opere di Bill Viola, che purtroppo non era presente. Avendo chiesto notizie sulla sua salute ho avuto come risposta che "è vecchiotto": già, ha un anno più di me... [GB]



YAYOI KUSAMA @VUITTON

          

Yayoi Kusama ha 93 anni. Ci siamo persi per sold out la bella mostra antologica di Berlino al Martin Gropius Haus. A Milano l'ex garage Traversi, diventato la sede di Luis Vittuon è arredato e trasformato dai coinvolgenti pois neri su fondo giallo dilatati da grandi sfere a specchio e nella piazza San Babila le sue zucche giganti. Così la sede di New York e quella di Parigi con in più Kusama robot che dipinge i suoi dot.

La grande vecchia si è prestata al marchio.                                                       [NICOLETTA MERONI]

NdR: www.exibart.com L'arte-di-yayoi-kusama-merita-di-piu-che-decorare-le-vetrine-dei-brand-di-moda


GIAPPONE. BODY_PERFORM_LIVE

Il PAC prosegue la sua esplorazione delle culture internazionali sulle tracce della contemporaneità con una mostra a cura di Shihoko Iida e Diego Sileo che si propone di introdurci alle diverse espressioni dell'arte contemporanea giapponese degli anni duemila, concentrandosi in particolare sulle tendenze che coinvolgono i corpi degli artisti, sugli elementi della performance, e sulle dinamiche e i movimenti ad essa pertinenti.


In occasione della mostra, Fuyuki Yamakawa ha realizzato la performance dal titolo "THE ART OF CORPORLY NOISES", omaggio agli intonarumori e al manifesto futurista "L'arte dei rumori" di Luigi Russolo. Yamakawa ci fa riflettere su quanto l'uso della tecnologia stia portando la voce oltre le possibilità fisiche, e come l'intero corpo può diventare uno strumento musicale tramite l'ausilio di sensori che trasformano gli stimoli in suoni. Per le sue performance utilizza microfoni che registrano le vibrazioni attraverso le ossa e uno stetoscopio elettronico per amplificare il battito del cuore.


Untitled Noise (Michele Lombardelli e Luca Scarabelli) ha poi presentato la performance "HAIKU", un pensiero sonoro rivolto al Giappone e al componimento poetico dell'haiku in cui emerge il "qui e ora consapevole".