CATTELAN @ Hangar Bicocca
Cattelan assente ingiustificato alla presentazione della mostra all'Hangar Bicocca dove parlare di perplessità generale è facile: «Sai bene che cosa scrivere...», rispondo a Elio, noto critico (noto per la sua serietà) che mi chiede: «Che cosa scrivo per la mia recensione?» Poi scriverà una recensione molto intrigante, naturalmente.
Elio Grazioli così esordisce: «Uno studente dell'Accademia Carrara anni fa propose per la mostra di fine anno un'operazione irrealizzabile, rifiutata la quale ripiegò su una t-shirt con la scritta "Prometto che non farò mai più opere provocatorie". Volevo andare all'inaugurazione della mostra di Maurizio Cattelan all'Hangar Bicocca di Milano con quella t-shirt, ma poi sono troppo posato per ardire a tanto. Vista la mostra, mi rendo conto che forse avrei centrato un punto. In effetti, niente provocazioni, niente scandali, Cattelan gioca seriamente. A meno che...»
Ma non posso non raccontarvi della gaffe durante la diretta di una nota radio milanese: la giornalista, anche lei assai perplessa, attribuisce a Cattelan la partecipazione alle Biennali del '47 e del '54 invece che alla 47esima e 54esima edizione... Quando glielo faccio notare si mette a ridere dicendo: "Che figura!" ma si consola pensando che tanto l'ascolto è spesso distratto e così ci lasciamo, ridendo ancora, chiedendoci se qualcuno se ne sarà accorto.
Ultima in ordine di tempo e, al momento non ancora sedimentata, la critica sollevata su FaceBook da Nicola Di Caprio attorno alla mostra di Cattelan all'Hangar Bicocca di Milano. Il post si intitola Italiani brava gente e riporta questa foto accompagnata dalla didascalia «Ico Parisi, Architettura dopo, (1985 acrilico su tela; Como, Pinacoteca Civica) - Cattelan, Blind (2021; resina)». Tralascio il dibattito, ovviamente.
